venerdì 2 novembre 2018

Salumi in gravidanza

Se sei risultata negativa alla toxoplasmosi ci sono alcune cose sul consumo di salumi in gravidanza che devi sapere. Vediamo insieme quali salumi si possono mangiare in gravidanza per prevenire il contagio da toxoplasmosi. Oggi torniamo sull’argomento alimentazione in gravidanza per spiegarvi invece perchè è preferibile che le donne in dolce attesa evitino il consumo di alcuni salumi , più precisamente quelli crudi.


Da evitare in gravidanza : salumi crudi. Oltre a non essere cotti, questo tipo di salumi sono sottoposti ad una serie di processi: la salatura, la stagionatura e l’affumicatura. I salumi in gravidanza sono quasi tutti vietati, poiché possibili cause di toxoplasmosi.

Vediamo, però, cosa succede con il salame cotto in gravidanza e quali sono i salumi che si possono mangiare in gravidanza. Prosciutto cotto, porchetta cotta al forno, mortadella, salsicce e wurstel bolliti, così come affettati di pollo o tacchino, specie se di buona qualità, possono essere consumati con più tranquillità. Insaccati in gravidanza , quali si possono mangiare? Una domanda ricorrente tra le future mamme alle prese con le voglie improvvise di salame o di prosciutto , che nella maggior parte dei casi devono. Ho sentito che in gravidanza bisogna mangiare carne ben cotta, quindi vuol dire che i salumi sono vietati?


Tutte le risposte alla domanda Si possono mangiare i salumi in gravidanza ? Come salumi , sono consentiti quelli cotti, come la mortadella e il prosciutto cotto. No invece a prosciutto crudo, salame, bresaola, wurstel e speck, a meno che non li consumiamo cotti nelle pietanze” evidenzia Iren Cetin. Premetto che parlo per quelle non immuni alla toxo.

Ma voi il prosciutto crudo stagionato lo mangiate? Sappiamo bene quanto sia importante - soprattutto in gravidanza - mantenere uno stile di vita sano ed una dieta corretta ed equilibrata, cruciali per il benessere della donna e per garantire un corretto sviluppo e salute a lungo termine al bambino. Sono invece sicuri i salumi cotti, purché conservati in maniera opportuna.


Salumi in gravidanza : sì o no? Mangiare correttamente durante i mesi della gravidanza non è semplice. Alle donne in dolce attesa si consiglia di evitare i salumi , in quanto, insieme ad altri tipi di carne e pesce, possono essere pericolosi per la salute del feto. Ecco l’elenco completo degli alimenti e di come consumarli in gravidanza. Prima di passare alla tabella che ci da l’elenco dei cibi sì e dei cibi no, sono necessari alcuni chiarimenti su cosa si può mangiare in gravidanza e la spiegazione del perché alcuni cibi vanno evitati.


Per questo motivo, soprattutto in gravidanza , è sconsigliato il consumo di carni crude o poco cotte e il consumo di salumi e insaccati poco stagionati. Tutti i prodotti carnei cotti e consumati velocemente possono essere considerati alimenti sicuri. Dato che non esiste un vaccino per evitare il contagio, le donne che sono in gravidanza o stanno programmando una gravidanza , devono evitare il contatto con l’agente infettivo. Tra i cibi da evitare in gravidanza ci sono i salumi crudi, come la bresaola che possono costituire un pericolo per la mamma che non ha sviluppato anticorpi contro la toxoplasmosi. Anche se la stagionatura tende a sanificare questi salumi , non è il caso di fidarsi in quanto esistono in commercio bresaole molto fresche, teoricamente a rischio di contaminazione.


Cosa non mangiare in gravidanza. Durante la gravidanza alcuni alimenti vanno assolutamente evitati: Alcolici: di tutti i generi, compresi vino e birra, andrebbero eliminati del tutto per evitare inutili rischi per il feto. Carne cruda: evitiamo carpacci, tartare, roastbeef e tutti i generi di carne cruda, compresi salumi e affettati crudi.


Gli affettati sicuramente proibiti durante la gravidanza. Durante la gravidanza devono invece essere assolutamente evitati tutti gli insaccati che non hanno subito cottura durante la preparazione, ovvero la stragrande maggioranza di quelli che si affidano soltanto al sale per la loro maturazione. In gravidanza è necessario coprire non solo i bisogni nutritivi della madre ma anche quelli del nascituro.

Questo porta a pensare che la gestante debba “mangiare per due”, affermazione certamente esagerata. In gravidanza aumenta il fabbisogno di proteine, mentre è pressoché invariato quello di carboidrati e di grassi.

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