mercoledì 7 febbraio 2018

Resistenza insulinica

Questi alimenti migliorano la risposta insulinica e contengono nutrienti, come zinco, cromo e ferro, che rivestono un ruolo determinante nei processi metabolici. Insulino resistenza e sovrappeso. Ecco gli accorgimenti da mettere in campo per gestire al meglio questi aspetti. La strategia più efficace per curare è una dieta per insulino resistenza e la modifica dello stile di vita. Un’ attività fisica mista, di tipo aerobico e anaerobico sopratutto ad alta intesità (HIT) permette di migliorare la sensibilità insulinica di muscoli e fegato determinando un netto miglioramento della sintomatologia.


Mangiare meno non sempre funziona per spezzare questo meccanismo, spesso ci ritroviamo ancora grassi pur mangiando poco, un disastro.

Come avviene nella donna in gravidanza è fondamentale anche nel paziente in sovrappeso assumere 1grammi perché il carico con grammi di glucosio determinerebbe dei falsi negativi essendo la quota alimentare troppo esigua per poter rilevare la patologia della funzione insulinica di chi ha più del di massa grassa. Tali approcci permettono di sollevare l’organismo dal pesante macigno della resistenza insulinica. Una volta equilibrato il quadro clinico è possibile seguire una dieta mediterranea per stabilizzare i progressi. Dimagrire nonostante l’insulino resistenza , ecco la dieta perfetta per mangiare col giusto glucosio.


Generalmente l’insulino- resistenza fa parte del quadro del diabete mellito di tipo in cui si osservano nel plasma livelli di insulina normali o superiori alla norma che però non sono sufficienti a mantenere la glicemia al tasso adeguato. Nella maggior parte dei pazienti l’iperinsulinemia compensa la resistenza insulinica anche per diversi anni. Potresti pensare che una diagnosi di insulino- resistenza , o prediabete, indichi che soffri di diabete di tipo 2. Prevenire è sempre meglio che curare, soprattutto se si tratta di resistenza insulinica.


Le persone che soffrono di Sindrome X rispondono allo stesso modo anche ai carboidrati complessi.

Nell’insulina- resistenza i tessuti del corpo non rispondo normalmente all’insulina: è come se l’effetto dell’insulina deteriorasse e il pancreas ne dovesse produrre sempre di più per ottenere gli stessi effetti. Abbiamo già parlato nei precedenti articoli dei problemi che può portare nel lungo periodo una condizione di insulino resistenza. Sindrome metabolica e diabete di tipo sono solo alcune delle possibili patologie che possono generarsi se la sensibilità insulinica non viene riportata su livelli adeguati. Fra gli “effetti collaterali” della resistenza insulinica anche il rischio di ispessimento carotideo.


L’insulina: amica o nemica? Le pazienti magre hanno talora il quadro biochimico più evidente. Per esempio, la resistenza insulinica , può inizialmente colpire il fegato “steatosi epatica”, e successivamente, colpire il tessuto muscolare e quello adiposo. La natura ci viene in supporto con cibi che aiutano l’organismo a mantenere la sensibilità all’insulina.


La resistenza insulinica inoltre modifica il fisiologico metabolismo lipidico determinando un quadro di dislipidemia caratterizzato dall’aumento in circolo di trigliceridi, diminuzione dei livelli di colesterolo HDL e dalla presenza di particelle LDL più piccole e dense (sdLDL), fortemente aterogene. L’nsulino- resistenza è una condizione metabolica a genesi polifattoriale conseguente a un alterato equilibrio tra fattori genetici e ambientali. IR basata sul difetto molecolare come Òridotta capacit dellÕor-mone circolante di regolare il metabolismo dei nutrienti determinata dal disaccoppia-mento fosforilazione-dipendente del segnale intracellulare di insulinaÓ 4. Uno studio in proposito è stato fatto dalla Dott. Questo test è stato usato per promuovere il vasto corpo di ricerche relative alla sindrome metabolica.


Dieta per insulino resistenza. Una volta diagnosticata la resistenza insulinica , i consigli del medico generalmente orientano il paziente a un radicale cambio di stile di vita che comprenda un’attività fisica costante e un’alimentazione in grado di far “rientrare l’emergenza”. Ormai è scientificamente provato che il sovrappeso e l’obesità possono indurre insulino- resistenza , una condizione in cui la quota normale di insulina (ormone) non è in grado di mantenere la glicemia nella norma perchè i muscoli, il fegato e il tessuto adiposo non riconoscono più questo ormone. Si tratta, generalmente, di un fenomeno post-recettoriale dovuto ad un difetto della cellula bersaglio.


La ridotta clearance insulinica induce inoltre una down-regulation dei recettori per il glucosio (epatici e periferici), altro fattore di resistenza insulinica. L’alto flusso di acidi grassi raggiunge il muscolo , dove il metabolismo degli acidi grassi compete con quello del glucosio, e ciò configura ulteriore insulino- resistenza.

Ciò fa si che i livelli di glucosio ed insulina nel sangue aumentino gradualmente e nella maggior parte dei casi senza sintomi. Cosa dobbiamo conoscere sulla sensibilità e resistenza insulinica per migliorare la nostra composizione corporea. Test di valutazione insulinica con prelievo eseguito a digiuno e dopo carico di glucosio o dopo un pasto a base di glicidi. Clamp euglicemico iperinsulinemico.


Questo test certo indaginoso e relativamente complesso costituisce la metodica di riferimento per misurare la sensibilità dei tessuti all’insulina esogena. Il Laboratorio di Analisi Cliniche Dr. Bruno Forcina effettua esami diagnostici di laboratorio di ogni tipo ed è accreditato con il SSN.

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